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Secondo la definizione dell’OMS del 2006, “la sessualità è un aspetto centrale umano lungo tutto l’arco della vita e comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. Essa è influenzata da fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali.”

La sessuologia è, invece, la disciplina che studia gli aspetti biologici, etologici, medici, psicologici, pedagogici, culturali e sociali della sessualità.

In una accezione generale, il termine sessuologo/a indica qualsiasi figura che operi nell’area della sessualità umana e promuova la salute sessuale: andrologo/a, ginecologo/a, psicologo/a, psicoterapeuta, educatore/trice, sociologo/a, antropologo/a…

Nel senso comune, sessuologo/a è quella figura professionale esperta cui rivolgersi quando si sperimenta una condizione di disagio/malessere psicologico associato alla sessualità o si soffre di un sintomo che impedisce o rende spiacevole o dolorosa l’esperienza sessuale. Il/la sessuologo/a si occupa anche di prevenzione e promozione della salute psicosessuale  mediante l’informazione e l’educazione sessuale.

E’ quindi colui/colei che accoglie le problematiche che riguardano la sfera della sessualità, e che è in grado di intervenire sulle diverse difficoltà/disfunzionalità sessuali, non di origine organica, che possono ostacolare o rendere difficile una piena espressione della propria vita sessuale. Difficoltà che possono derivare da aspetti individuali, relazionali, di coppia.

Può essere uno/una psicologo/a, un/una psicoterapeuta o un medico che ha completato una formazione biennale (consulente in sessuologia) o quadriennale (sessuologo clinico) in sessuologia clinica.

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La disfunzione sessuale si può presentare come una stabile e persistente anomalia/difficoltà presente in una delle fasi della risposta sessuale (desiderio, eccitazione, orgasmo) o come un dolore associato al rapporto sessuale, ed è spesso accompagnata da un vissuto di disagio, senso di inadeguatezza, difficoltà relazionali…

Può essere utile richiedere una consulenza in sessuologia (o sessuale, o sessuologica) quando, a causa di una difficoltà sessuale, si sperimentano vissuti psicologici di frustrazione, fallimento, inefficacia, inadeguatezza ed estrema vulnerabilità; quando ci si trova “bloccati”, disorientati, confusi, perplessi o in ansia per un aspetto della vita sessuale e ci si rende conto che le soluzioni, messe in atto in maniera autonoma, sono risultate poco adatte, e si registra un progressivo peggioramento della propria qualità della vita personale e/o di coppia.

La consulenza sessuale è solitamente una modalità di intervento relativamente breve,  che avviene nel rispetto della privacy, del segreto professionale, delle diversità e dell’altro/a, in un contesto libero da pregiudizi. E’ uno spazio di ascolto e sostegno emotivo, informazione e riflessione che viene messo a disposizione della persona o della coppia che sperimenta una condizione di disagio o di malessere connessa all’attività sessuale, che soffra di una disfunzione o che necessiti di informazioni.  

Copre il periodo dall’adolescenza alla terza età e può essere utile anche in periodi/condizioni particolari della vita (gravidanza e puerperio, menopausa, operazioni chirurgiche, interruzioni di gravidanza, violenze sessuali, coming out, fecondazione assistita…).

Essa ha lo scopo di raccogliere, significare ed eventualmente indirizzare la domanda sessuologica portata dalla persona o dalla coppia: quindi di dare un significato al disagio/sintomo portato, fare un’adeguata diagnosi, fornire all’individuo o alla coppia elementi o informazioni che possano far vivere meglio la propria sessualità, se necessario orientare verso specialisti (ginecologo/a-andrologo/a, struttura specializzata) o pensare,  proporre e condividere un percorso successivo di terapia sessuologica.

CONSULENZA SESSUALE

La consulenza sessuale, in sintesi può:

  • chiarire se si è in presenza di un disagio di natura sessuale o di una disfunzione vera e propria;
  • sostenere, per quanto riguarda gli aspetti sessuali, sia l’individuo che la coppia, quando si stia seguendo un iter medico, in particolar modo durante la fase delle visite e di eventuali interventi chirurgici o quando si vivono difficoltà connesse alla sessualità procreativa
  • accompagnare nei percorsi di coming out e/o transizione del genere; nei percorsi di elaborazione di una violenza sessuale o di un’interruzione di gravidanza.
  • informare su temi quali le malattie sessualmente trasmesse, interruzione di gravidanza, metodi contraccettivi o aspetti della sessualità (per es. sull’anatomia degli apparati genitali e sulla loro fisiologia), sessualità in gravidanza/puerperio, sterilità/infertilità, sviluppo sessuale in età evolutiva, adulta e senile.
  • orientare l’individuo, se necessario, al trattamento più indicato per la sua difficoltà: terapia sessuale, ginecologo, andrologo, ecc.

La fase di consulenza gioca pertanto un ruolo fondamentale in quanto rappresenta il primo spazio all’interno del quale la persona può esprimere il proprio malessere o più semplicemente i propri dubbi e le proprie perplessità circa le tematiche sessuali, per poter quindi ridefinire il proprio problema e trovare risposta alle proprie domande.

Una buona parte dei disturbi sessuali si risolve con un ascolto selettivo ed una consulenza adeguata: in tal senso, il/la consulente non è un/una semplice intermediario, ma una figura che può direttamente incidere sull’andamento del disturbo e sulla finale soluzione del problema.

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consulenza sessuologica

I principali ambiti di intervento della consulenza sessuologica sono:

identità di genere  e/o orientamento sessuale: accompagnamento nei percorsi di transizione e/o  coming out;

disturbi sessuali maschili, femminili e di coppia: del desiderio (calo della libido), dell’eccitazione (mancanza di lubrificazione e difficoltà di erezione), dell’orgasmo (anorgasmia, eiaculazione ritardata o precoce), da dolore sessuale (dispareunia e vaginismo);

parafilie (pedofilia, voyerismo, frotteurismo, pedofilia, sadismo e masochismo);

matrimoni bianchi;

sessualità in adolescenza, gravidanza, puerperio, menopausa, terza età, disabilità;

contraccezione e malattie sessualmente trasmesse;

infertilità/sterilità, accompagnamento e sostegno nei percorsi di procreazione medicalmente assistita;

sostegno nel periodo successivo ad un’interruzione di gravidanza;

abusi sessuali.

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